WORLD SPIRITS CONFERENCE 2020: LONDRA, 28 MARZO

Anche quest’anno saremo sponsor al World Spirits Conference di Londra, un forum di discussione dedicato alle sfide del mondo spirits

All’interno della storica Honorable Artillery Company, questo 28 marzo si terrà il World Spirits Conference Europe 2020: un evento che riunirà i principali leader internazionali di settore in un’unica location, per discutere delle opportunità commerciali e delle sfide globali relative alla industry.

Dalla produzione al packaging design, passando per il marketing e la gestione delle vendite. Ogni singolo dettaglio relativo alla filiera di produzione del mondo spirits verrà analizzato, comprendendo insieme quali saranno le prossime tendenze dettate da un settore in costante evoluzione.

Tra i player mondiali di spicco che parteciperanno al World Spirits Conference 2020 ci saremo anche noi di Tapì, sponsor della manifestazione. Un’occasione interessante per confrontarci ed acquisire know-how utile ad anticipare le tendenze del packaging design nel prossimo futuro.

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BEVERAGE PACKAGING DESIGN: I NUOVI TREND PER IL 2020

Le sei tendenze da non perdere nel mondo del beverage packaging design per quest’anno

Come ogni singolo elemento all’interno del vasto mondo del design, anche il packaging di consumo deve essere in grado di raccontarsi e raccontare. Questo, infatti, deve saper comunicare il prodotto al suo target specifico di destinazione, anche sottolineando la value proposition dello stesso brand. Ma nel panorama altamente competitivo dei premium spirits, dove l’offerta aumenta di settimana in settimana, distinguersi dai propri concorrenti è diventato più duro che mai.

Negli ultimi anni, questa tendenza alla competizione spietata ha spinto i marchi operanti in questa specifica nicchia di mercato a sperimentare molti approcci innovativi al beverage packaging design, sia esteticamente che funzionalmente e il 2020 evidenzia dei trend interessanti proprio in questo senso.

Ecco sei tendenze in voga quest’anno, che ci aspettiamo domineranno il settore anche per buona parte del 2021.

1. Metamorfosi

Come suggerito dallo stesso nome, la metamorfosi è quel processo in cui un elemento di design si trasforma in qualcosa di nuovo, creando un’illusione ottica che aggiunge interesse visivo e attira i consumatori nella visualizzazione di dettagli più complessi del packaging.

Questa interessante tendenza artistica e all’avanguardia, soprattutto nel mondo del beverage packaging design, è un elemento distintivo molto importante e funziona molto bene al fine di comunicare determinate tipologie di messaggio.

Il brand Seedlip, per esempio, ha utilizzato un’illustrazione simbolo di metamorfosi proprio nella sua etichetta. Poiché l’azienda è famosa per i suoi distillati low e zero alcohol, possiamo affermare che il messaggio di cambiamento ben si adatta alla tipologia di prodotto, in genere alcolico, ma in questo caso modificato nella sua stessa essenza.

Questi valori trasformativi possono essere percepiti in ogni singola bottiglia: nel contenuto e nel packaging. Oltre all’etichetta particolare, accuratamente illustrata, troviamo una bottiglia piacevolmente arrotondata e trasparente, in grado di mettere in risalto tutte le sfumature del liquido ed un tappo, SCR Aluminium Tapì, capace di esprimere la semplicità e l’amore per la natura su cui si basa l’intero brand.

2. Dettagli e ricercatezza

Le ricerche hanno dimostrato che, nell’era attuale, i consumatori bevono meno, ma meglio. Questa è un’ottima notizia per le aziende produttrici di spirits premium, le quali sono alla costante ricerca di novità per soddisfare le esigenze di un mercato in costante evoluzione.

Proprio per questo motivo, i packaging devono essere in grado di trasmettere il valore del contenuto, soprattutto ai fini di differenziazione rispetto ai prodotti mass-market. Ecco perché ci si sta muovendo sempre più verso confezioni originali e di lusso. Questo importante trend porta quindi a colori più lussuosi, accattivanti, composizioni intense e ricche di dettagli. Ogni singolo elemento che compone il packaging deve andare in questa specifica direzione.

In Tapì ci consideriamo dei precursori nel settore delle chiusure di lusso. Non a caso, in questi ultimi mesi abbiamo sviluppato nuovi concept basati su materiali innovativi, come i legni esotici o la ceramica effetto pietra, anche cavalcando il trend della sostenibilità, ideando nuovi processi di produzioni basati sul recupero degli scarti per la creazione di tappi luxury e green.

3. Retrò e futurismo

Le parole retrò e futurismo, messe accanto, suonano come un ossimoro. Tuttavia, la combinazione di elementi di design che evocano il passato, con prodotti innovativi, può effettivamente funzionare molto bene.

Questo è il caso della gamma di chiusure Speakeasy Tapì, ispirata all’era del proibizionismo degli anni Venti. Studiata per premium spirits dallo stile artigianale, Speakeasy può essere un valido punto di partenza per la creazione di imballaggi che abbinano design futuristici ad un tocco retrò, con il risultato di design straordinari in grado di attirare i consumatori.

4. Sostenibilità

I prossimi cinque anni saranno decisivi per comprendere verso che direzione volgerà la crisi climatica attuale. I comportamenti dell’essere umano saranno la chiave e la consapevolezza verso scelte più sostenibili per l’ambiente è fondamentale, sia da parte delle aziende che dei consumatori.

In questi ultimi mesi, quindi, tutte le imprese attive nel mondo del beverage packaging design sono impegnate nella ricerca di alternative green e plastic free. Nel prossimo futuro ci si aspetta un’esplorazione sempre più forte di materiali ecologici, per la creazione packaging facilmente riciclabili e processi di produzione innovativi, senza dimenticare la qualità e l’estetica richiesta dallo specifico settore degli spirits premium e super premium. Proprio da questi concetti nascono chiusure, o gamme di chiusure, come Duo, Mekano e Abor.

5. Packaging trasparenti

L’utilizzo di bottiglie trasparenti, in grado di mettere in mostra il colore di un prodotto, è una tendenza già molto popolare nel settore beauty e skin care. Per quest’anno ci si aspetta una forte impennata di questo trend anche nel mondo del confezionamento di alimenti e bevande. Un’idea vincente che consente ai brand di adottare un approccio più minimale al processo di progettazione del packaging, ma in grado di porre il prodotto stesso al centro dell’esperienza del cliente senza compromettere l’impatto visivo.

6. Layout ben strutturati

Questa tendenza nel mondo del beverage packaging design si concentra sul modo in cui la tipografia selezionata da un marchio possa essere utilizzata a livello più ampio.

Il testo, che in genere è composto da una varietà di combinazioni di caratteri uniche e interessanti, è separato da linee chiare che dividono lo spazio in modo pulito ed equilibrato, rendendo facile la leggibilità. Questo approccio, inoltre, dona un senso alla struttura, piace ai consumatori e consente ai designer un approccio più minimalista nella creazione dell’intero packaging.

In conclusione

Quelli che abbiamo elencato sono alcune delle tendenze più in uso nel mondo del beverage packaging design per questo 2020.

Se hai un prodotto da lanciare sul mercato, o da rinnovare, contattaci per avere informazioni sulle nostre chiusure. In Tapì siamo specializzati nella produzione di tappi a T per il segmento premium e super premium. Piccoli gioielli in grado di esaltare qualsiasi prodotto che sigillano.

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INTERVISTA AD ALFRED BASHA, PROFESSIONE ILLUSTRATORE

A tu per tu con l’illustratore Alfred Basha, alla scoperta della sua storia e del suo stile

Alfred Basha è un illustratore dalla visione profondamente onirica, che si ispira alla natura selvaggia per la maggior parte dei suoi progetti. Già attivo nel settore beverage, con importanti collaborazioni di livello internazionale.

Proprio per questo motivo abbiamo deciso di farvelo conoscere meglio attraverso qualche domanda dedicata al suo lavoro.

Innanzitutto, ti ringraziamo per averci concesso questa intervista. Alfred chi è? Presentati ai lettori di Tapì.

«Il mio nome è Alfred Basha e sono nato nel 1990 a Kruje: una cittadina di montagna ed intrisa di storia, a circa 40 km da Tirana. Sono arrivato in Italia con i miei genitori nel 2002, quando avevo 12 anni, e qui abbiamo ricominciato la nostra nuova vita.

Ho sempre avuto una passione sfrenata per il design. Proprio per questo motivo, mi sono laureato in Design Industriale del prodotto, all’Università IUAV di Venezia. Poco dopo ho iniziato a lavorare nel campo ma, purtroppo, mi sono accorto che non era quello che desideravo fare da “grande”.

Il mio lavoro di illustratore ha preso vita per caso, proprio durante l’università. Ai tempi stampavo a mano delle t-shirt da me disegnate e le vendevo ai miei amici ad un prezzo simbolico per ripagarmi le spese. Le richieste iniziavano ad aumentare man mano e ho iniziato a vendere e spedire in punti vendita presenti in tutta Italia. Così è nato Alfred Basha, un brand di t-shirt casual realizzate con i miei disegni.

Dopo aver aperto un profilo Instagram per promuovere i miei lavori, mi è arrivata una mail da parte del team della piattaforma per richiedermi un’intervista da integrare a quelle di altri artisti emergenti. Sicuramente è stata la svolta che stavo aspettando. Nonostante fossi un semplice autodidatta, in una sola notte ho guadagnato 13.000 follower in più: persone davvero interessate ai miei disegni e alle mie interpretazioni. Questo mi ha permesso di crearmi uno spazio nel mondo dell’arte ed è stato il trampolino di lancio per tutto quello che è venuto dopo.

Attualmente sono presente sul web, con il mio sito, e sui social network Instagram (che mi ha portato grande fortuna) e Pinterest, dal quale mi sono arrivate la maggior parte delle richieste di collaborazione, mondo del beverage.»

Quando e perché ti sei avvicinato al mondo beverage? Qual è stato il tuo primo lavoro in questo settore e su quali altri hai lavorato o stai attualmente lavorando?

«La mia prima collaborazione con il settore beverage è nata circa 3 anni fa, nel 2017. La Boon Rawd Brewery, multinazionale thailandese famosissima per la sua birra Shinga, mi ha contattato perché stava per lanciare la Snowy Weizen, una Hefeweizen innovativa per quello specifico mercato e desiderava una mia illustrazione da stampare sulle lattine. Dopo un’attenta consulenza hanno scelto la rappresentazione di un orso, il mio disegno più famoso ed apprezzato. Questa esperienza mi ha aperto un nuovo mondo e sono infatti arrivate altre richieste di collaborazione. Ho lavorato con alcune aziende vitivinicole della Napa Valley, in California, per particolari personalizzazioni sui loro prodotti, con altre imprese sempre nel mondo vino e con Hine, una delle aziende più antiche di Cognac. Attualmente sto portando avanti un progetto impegnativo e stimolante: il coordinamento e la creatività per la produzione delle etichette da apporre su una nuova gamma di distillati analcolici per un brand californiano.»

Quando intraprendi un progetto nuovo, quali sono gli step del processo, dal momento del brief, fino alla conclusione dell’opera? 

«Gli step sono molto lineari e, in genere, seguo un percorso ben preciso. Prima di tutto è fondamentale il confronto con il cliente, al fine di produrre un brief con i punti chiave e capire l’esatto desiderio sul prodotto finale.

Una volta ricevute le focus keyword sulle quali concentrarmi, inizio a fare ricerche online e offline, per lo più su libri di illustrazioni vintage, che mi servono per prendere quanta più ispirazione possibile per svolgere il lavoro al meglio. Una volta che mi sono fatto un’idea, procedo con la realizzazione di alcune bozze che vado poi a sottoporre al cliente. Individuiamo poi la bozza sulla quale lavoro per finalizzare il progetto e portare a termine l’illustrazione arricchendola di tutti i dettagli.»

La maggior parte delle tue illustrazioni sono legate alla natura wild, cosa rappresenta per te?

«In realtà, quella della natura selvaggia è la direzione che ho voluto prendere su Instagram per farmi riconoscere. Essendo io autodidatta, come anticipato in precedenza, mi piace sperimentare e muovermi verso diverse tipologie di stili e tecniche, così da essere quanto più versatile possibile e realizzare, su carta, l’esatto desiderio del committente. Proprio per questo motivo stavo pensando di rifare il mio sito web e mostrare, almeno in parte, questa mia versatilità

L’idea di mostrare su Instagram solo illustrazioni legate alla natura nasce dal mio desiderio di inserirmi in un determinato mondo. Avendo origini albanesi ed essendo nato in un paese di montagna, a volte sento come l’istinto di rappresentare il luogo in cui sono nato e gli animali che vivono in questi territori. Orsi, falchi e lupi: tutti esseri selvatici, liberi e che non devono nulla a nessuno. Di loro amo l’idea che non sono schiavi della vita e del sistema in cui vivono e, quando rappresento queste figure su carta, per me significa catapultarmi in un altro mondo che rappresenta l’assoluta libertà

Se avessi la possibilità di intraprendere una nuova collaborazione nel mondo beverage, su quale prodotto ti piacerebbe sperimentare la tua arte? E perché?

«Mi piacerebbe poter affacciarmi al mondo spirits, contesto che è sicuramente affine a quello che faccio in termini di creatività, ricerca stilistica e story-telling dei prodotti. Gli spirits hanno un gusto forte, un po’ come la natura, e per me sarebbe sicuramente una sfida importante.

Entrando più nel dettaglio, ho sempre avuto il desiderio di intraprendere una collaborazione con un brand per l’ideazione dell’immagine di un liquore o un amaro erbaceo e speziato, un sapore forte che ben si sposa con la mia passione e la mia essenza.»